Fomazione politica: parlare in pubblico

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Mai come in questo momento storico, una parola sbagliata o un gesto mal interpretato creano non pochi danni alla persona che la pronuncia. In questa serata vi daremo tutte le tecniche per aumentare l’efficacia del messaggio verbale da trasmettere ai cittadini, la capacità di gestire qualsiasi interlocutore su argomenti scottanti e soprattutto lavorare sulla postura e sulle espressioni facciali che possono dire tantissimo di un personaggio politico pubblico responsabile.

LUNEDI  04 MARZO ORE 20.00 AL LINK DI GOOGLE MEET INIZIERA’ LA TERZA LEZIONE DELLA SCUOLA DI FORMAZIONE POLITICA PER AMMINISTRATORI: ” COMUNICAZIONE EFFICACE. PUBLIC SPEAKING: PARLARE IN PUBBLICO“. CON IL DOCENTE ADRIANO BERTON (SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA!)

Quali sono i dieci passi della “comunicazione efficace”? Vi sono strumenti per reggere lo stress e gestire l’ansia, soprattutto quando si parla ad un pubblico non necessariamente “amico”?

Va, innanzitutto, ricordato che esistono metodi nella comunicazione: dal linguaggio verbale al linguaggio non verbale. All’uso del tono, del timbro della voce e alle pause. Si parte dalla comunic-azione, non trascurando, però, l’importanza di classificare i bisogni dei cittadini ai quali ci si rivolge e l’importanza dell’atteggiamento che deve essere sempre positivo e fisiologico.

Pillole di formazione in poche ore per assumere la consapevolezza che migliorare si può! Tutti gli iscritti alla “Scuola” sono invitati a presenziare a questa terza straordinaria puntata e si raccomanda, come sempre, la massima puntualità!

VEDI LE PRECEDENTI LEZIONI:

Scuola politica: Il nuovo codice appalti

OPEN DAY: partecipa alla lezione online

VEDI IL PROGRAMMA COMPLETO DELLA SCUOLA DI FORMAZIONE POLITICA PER AMMINISTRATORI:

https://www.ilcircoloveneto.eu/amministratori

 

 

Comunicare in modo efficace significa fare in modo che il messaggio che l’emittente  (cioè io) desidera comunicare al ricevente (il soggetto con il quale vogliamo comunicare) arrivi in modo da poter essere compreso, ricordando che può esserci “rumore di fondo”, cioè possono esserci interferenze sia esterne che interne (emozioni, pensieri che interferiscono con o l’espressione o la comprensione del messaggio).