Sabato 6 settembre 2025, alle ore 10.30, la Sala Maggiore del Municipio di Chioggia ospiterà l’incontro “Oltre l’Oriente – 630 anni dalla nascita di Nicolò De Conti”, promosso dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale. Un appuntamento che non vuole limitarsi alla commemorazione, ma offrire spunti di riflessione sul valore del viaggio, della conoscenza e del dialogo tra culture. E un approfondimento al nome che intitola una scuola secondaria di primo grado a Sottomarina.
Il titolo, Oltre l’Oriente, richiama l’esempio di Nicolò De Conti: un chioggiotto che seppe aprirsi a nuove lingue, commerci e civiltà, dimostrando che le differenze sono una ricchezza, non un motivo di divisione. La sua figura resta attuale, modello di curiosità e apertura al mondo, ma anche testimonianza di un uomo che, dopo un’esistenza avventurosa in terre lontane, tornò a morire nella sua amata città natale.
L’iniziativa rappresenta il quarto appuntamento di un ciclo di incontri voluti dal Consiglio comunale per riportare la cittadinanza al centro della vita pubblica, rafforzando senso civico e identità comunitaria. Dopo i saluti istituzionali della Vice Sindaco Serena De Perini, seguirà l’intervento di Riccardo Bonomo, Presidente dell’Associazione Filistina, da sempre impegnata nella tutela e valorizzazione della memoria storica. A moderare sarà il Presidente del Consiglio comunale, Beniamino Boscolo Capon.
Il cuore della mattinata sarà affidato al prof. Davide Busato, docente di lettere, storico e ricercatore, che negli ultimi anni ha dedicato ampie ricerche ai rapporti tra Europa e Asia. Tra i suoi lavori spicca la recente pubblicazione “Indiae & Asia”, da cui emergono rotte commerciali, descrizioni geografiche e testimonianze culturali capaci di restituire voce e spessore a figure come quella di Nicolò De Conti, mercante e viaggiatore chioggiotto che arricchì l’immaginario europeo del suo tempo.

Con questa iniziativa Chioggia riafferma la sua vocazione di città marinara, aperta al mondo e alla conoscenza. Ma soprattutto conferma l’impegno delle istituzioni nel fare del Consiglio comunale non solo un luogo di decisione politica, ma un vero spazio di crescita culturale e democratica, dove passato e presente dialogano per costruire il futuro.