C’è qualcosa di più profondo che si muove dietro un pallone che rotola su un campo da “calcetto a cinque“. Qualcosa che va oltre il risultato, il tifo o la coppa alzata al cielo.
Questo, è ciò che si è respirato alla sesta edizione del Venice Football Cup, una manifestazione che, ancora una volta, ha saputo unire sport, educazione e spirito di comunità in un connubio che fa bene al cuore prima ancora che allo sport, e con uno speaker d’eccezione: Marco Lanza.
Come Amministrazione comunale presenziare ad un evento come questo significa rendere omaggio non solo all’agonismo, ma anche e soprattutto al valore educativo dello sport.
In un tempo in cui troppo spesso si parla di divisioni, individualismo e superficialità,
tornei come il Venice Football Cup ci ricordano che esiste un’altra via, fatta di passione autentica, impegno quotidiano e rispetto reciproco, ma anche inclusività grazie dalla partecipazione di una “squadra speciale”.
Un plauso speciale va ai vincitori: Jamiro Caffè, che si è aggiudicata il primo posto con merito🥇; a Carpenteria Vianello, arrivata seconda con grande determinazione ma con pari qualità del primo classificato🥈; e ai terzi classificati, “I Pequeños”, i più giovani, che con il loro nome simpatico hanno portato leggerezza ma anche tanta grinta in campo🥉.
Ma il vero applauso va a tutti i partecipanti, perché in questo torneo nessuno è tornato a casa a mani vuote: ogni ragazzo ha portato via con sé un frammento di esperienza, un’amicizia nuova, un insegnamento silenzioso.
E allora grazie, ragazzi.



