Mercoledì 18 giugno il Presidente del Consiglio Comunale di Chioggia, Beniamino Boscolo Capon, ha rappresentato con orgoglio l’Amministrazione comunale in un’importante visita istituzionale nel territorio triestino, nell’ambito del Protocollo d’intesa siglato a maggio con l’Unione degli Istriani – Libera Provincia dell’Istria in Esilio.
Questa iniziativa è affermazione di un impegno preciso: restituire piena dignità a una pagina drammatica della nostra storia nazionale, troppo a lungo relegata ai margini della coscienza collettiva. Il ricordo dell’esodo di oltre 300.000 italiani e degli orrori delle foibe non può e non deve essere oggetto di silenzi, revisionismi o ambiguità. Con questa visita si è voluto riaffermare il dovere della memoria come fondamento dell’identità nazionale: testimonianze, educazione nei confronti di nuove generazioni e verità storica servono per dare coraggio ai valori della libertà, della giustizia e dell’unità nazionale.
La delegazione ha preso parte a una serie di incontri e momenti di riflessione che hanno toccato luoghi profondamente simbolici: dal Municipio di Muggia, unica città istriana italiana, al Monumento Nazionale della Foiba di Basovizza, passando per il Centro di Raccolta Profughi, oggi Museo dell’Esodo, testimonianza tangibile della sofferenza di migliaia di famiglie italiane costrette a lasciare la propria terra per restare fedeli alla Patria.
Nel pomeriggio, la giornata si è conclusa con la visita al Santuario di Monte Grisa, luogo di pace e riconciliazione, che sorge in una terra martoriata dalle ideologie totalitarie del secolo scorso. Proprio in questo crocevia di storia e civiltà, il messaggio che si eleva è chiaro: non c’è vera pace senza giustizia, non c’è Europa senza memoria, non c’è futuro senza il rispetto delle radici.
Il percorso avviato dal Comune di Chioggia non si fermerà a questa visita: proseguirà con eventi, attività culturali e percorsi educativi volti a trasmettere alle nuove generazioni il valore della verità storica e della coesione nazionale. Difendere la memoria degli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia significa oggi, più che mai, difendere l’identità, la libertà e la civiltà del nostro Paese.