Tra una dozzina di giorni finirà questa campagna elettorale e, da questa esperienza, sono sempre più convinto che ciò che fonda la politica, del presente, è l’esperienza: quell’immagine dell’umano di tutti i giorni che spesso ci sfugge, la vera essenza del valore di uomini e donne e dei rapporti tra loro.
Il “vero” però dipende dalla misura in cui tutto questo incide nella nostra vita, le esperienze incidono nella storia, cioè tutte le opere che mirano a costruire e ricostruire spazi di umanità, luoghi di educazione e di promozione sono le azioni “più politiche” che ci possano essere: solidarietà e sussidiarietà.
Questo è il terreno di gioco in cui si vede se un’esperienza umana è buona.