Rimborsi Acqua Alta a Chioggia, l’Amministrazione grillina faccia qualcosa contro il suo Governo. Un’Interrogazione

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Oggi, 13 Gennaio 2021, ho presentato un’interrogazione, spinto dalle tante richieste di cittadini che hanno ricevuto ingenti danni a causa dell’Acqua alta di novembre 2019 e che sono rimasti speranzosi di vedersi rimborsare le spese sostenute . La colpa è del Governo, dove il Sindaco di Chioggia ha i propri Ministri, mentre è stato chiarito che la Regione Veneto il suo lo ha già fatto! Il Sindaco deve dare una risposta ufficiale ai cittadini ed assumersi la propria responsabilità e dichiarare cosa intende fare contro i propri Ministri nel caso in cui non ci sia la liquidazione dei rimborsi. Ecco il testo dell’interrogazione:

Dal 12/11/2019 sono passati 427 giorni dall’Acqua Granda a Chioggia e si sono visti zero rimborsi. I cittadini chiedono risposte!

Il sottoscritto consigliere comunale,

PREMESSO CHE  in data 12 Novembre 2019, Chioggia e le città lagunari sono state colpite da avverse e straordinarie condizioni metereologiche che hanno causato picchi di acqua alta da record con conseguenti e ingenti danni ad abitazioni, attività commerciali, luoghi di culto e patrimonio pubblico.

L’anno 2020, annus orribilis, principalmente per la crisi sanitaria ed economica che ha toccato nel vivo, le imprese, le famiglie e i lavoratori chioggiotti per tutto l’arco dell’anno ha messo in difficoltà tutti, in particolare chi ha subito danni dall’Acqua Granda.

Nel mese di luglio 2020 l’Amministrazione comunale aveva aperto le procedure per presentare apposita modulistica per avanzare documentazione dettagliata e completa della stima dei danni effettivamente subiti.

542 sono state le domande presentate da parte dei privati, oltre alle richieste della curia per i beni di culto danneggiati e dell’Amministrazione per i danni al patrimonio comunale da parte pubblica.

VISTO CHE,  a quanto ci risulta, a Chioggia, il finanziamento a sostegno dei nuclei familiari per le abitazioni danneggiate sarà nel limite massimo di euro 5.000,00, mentre le attività economiche e produttive avranno un limite massimo di euro 20.000,00.

A Venezia sono state rimborsate oltre 3.000 domande per oltre 20 milioni di rimborsi.

La Regione Veneto ha risposto a mezzo stampa, al sindaco Alessandro Ferro che l’accusava, che è il Consiglio dei Ministri a non aver adottato alcuna deliberazione in merito, mentre l’attività di palazzo Balbi si è esaurita il 17 agosto scorso con la fornitura di tutta la documentazione verificata.

Il Sindaco, a Novembre 2020, sempre a mezzo stampa, si era preso l’impegno di recarsi a Roma e risolvere la situazione, se il Governo non avesse adottato tutti i provvedimenti per fare arrivare i ristori a Chioggia.

INTERROGA l’Amministrazione comunale:

  • a riferire in Consiglio comunale sullo stato di fatto,

  • dal 17 Agosto 2020 cosa è stato fatto,

  •  e, nel caso in cui non ci sia un documento scritto nel quale ci sia una data dell’arrivo dei risarcimenti, cosa intente fare contro questo Governo che sta mettendo in difficoltà la nostra Città.

In fede
Beniamino Boscolo