Bilancio di previsione 2018, del comune di Chioggia: alcuni spunti di riflessione…

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protezione-civileDurante l’approvazione del Bilancio di Previsione 2018, qualche mese fa, una seria analisi e una serie di indicazioni erano state annunciate,  dal capogruppo di Forza Italia, Beniamino Boscolo, all’Amministrazione pentastellata di Chioggia.

Dall’analisi socio-economica, riferito al bilancio comunale, alla mancata programmazione urbanistica della Città, alla pochezza nel reperire ulteriori risorse e finanziamenti, alle raccomandazioni sul turn-over del personale, in futura quiescenza, in maniera molto equilibrata, si era cercato di far passare un positivo messaggio di buon governo invertendo la tendenza, o l’andazzo, degli ultimi due anni passati da quando il Sindaco Ferro ha vinto le elezioni, e questo, rivolgendosi ai consiglieri di maggioranza, per poter udire la loro voce e il loro pensiero.

Una serie di discrasie, tra il programma elettorale del Movimento 5 Stelle e le scelte dell’attuale amministrazione pentastellata, avevano portano a rimproverare coloro che si erano eletti a paladini di una serie di spot e proclami che poi, puntualmente, sono stati disattesi, in questi primi due anni di amministrazione e politica.

Comunque i nodi vengono al pettine, alcune cose sono state dette prima, e ora da Settembre a Dicembre, ne vedremo delle belle (o meglio delle brutte). Attendiamo, in consiglio comunale, in fase di variazioni di bilancio, se verranno mantenuti gli impegni:

– con gli autovelox, ancora da installare, che prevedono oltre 2 milioni di euro di entrate (mancano meno di 4 mesi alla fine dell’anno);

– con la mancata entrata di circa 500.000 euro (minori entrate) dagli oneri di urbanizzazione;

– con l’imposta di soggiorno, aumentata apposta del 30%, in una situazione di incertezza sulle presenze in questa stagione 2018;

– il PAT è fermo, la salvaguardia ha bocciato il Piano dei Centri Storici e la non pianificazione della ex zona Reduci o del Parco degli Orti, in Città non esiste una programmazione urbanistica;

– il disastro degli eventi estivi, con programmazioni dell’ultimo minuto, in cui non sono stati (per la prima volta) realizzati gli spettacoli pirotecnici, eventi saltati, e con il ritardo della ruota panoramica, eventi di richiamo a livello nazionale o internazionale, ecc… ecc…;

– il fantomatico Baratto Amministrativo, promesso, sbandierato e promosso come cavallo di battaglia di questa amministrazione fin dalla prima ora. Approvato il regolamento un anno e mezzo fa e mai realizzato concretamente per l’utilità sociale che riveste;

– con il timore dell’aumento per il prossimo anno della bolletta delle immondizia, Tari, a causa di una non gestione della partita con quelle aziende e cittadini che non pagano, e inoltre, per la prima volta in assoluto, il peggioramento percentuale delle differenziata nel 2017 e la preoccupazione per il 2018;

– L’area ex Reduci e la sua malagestione (entro 3 anni era l’area doveva essere valorizzata altrimenti andava restituita al all’Agenzia del Demanio) che comporterà sicuramente problemi agli imprenditori (mancanza di titoli), ai cittadini della zona (mancanza di strumento urbanistico) e alla città in generale (i terreni rimarranno abbandonati nei prossimi anni);

– Alla risoluzione dei problemi di sicurezza della Strada Statale Romea e del rischio della perdita dei finanziamenti a disposizione dell’Anas;

– Ponti chiusi, Parco degli orti abbandonato, IMU su terreni edificabili, solo promesse per Riva Vena sempre più abbandonata.

E per concludere, visto che ora al governo c’è Di Maio e una maggioranza grillina in Parlamento, tutti gli impegni presi in città durante le varie campagne elettorali sono sotto la lente di ingrandimento di ogni singolo cittadino per confermare o meno la loro credibilità.