La VI Commissione in Provincia di Venezia analizza i dati economici dell’area SUD

Home  »  Att. Istituz. Ve  »  La VI Commissione in Provincia di Venezia analizza i dati economici dell’area SUD

 

Si è svolto nella sede del Centro servizi di Mestre un incontro, durante la VI Commissione, con il direttore della Confapi Industria Veneto Pier Orlando Roccato, alla quale ha partecipato l’Assessore alla attività produttive. Durante l’incontro sono stati affrontati i problemi causati dalla crisi economica che ha colpito l’area sud del veneziano, in particolare i comuni di Chioggia, Cavarzere e Cona. I dati emersi si riferiscono al primo quadrimestre 2013, ed evidenziano una situazione ancora più difficile per l’area in questione.

 

Infatti, a titolo esemplificativo, la CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria) risulta aumentata di 8 punti percentuali, rispetto l’anno precedente, così come le procedure di mobilità che aumentano del 6%. Crolla il fatturato del 10/12 per cento, e i settori più penalizzati risultano l’edilizia e il metalmeccanico. Dalle indagini emerge inoltre che le prospettive di ripresa si allontanano al secondo  semestre 2014, nel frattempo la situazione di crisi tende ad aggravarsi con ulteriore ricorso alla Cig e aumento del tasso di disoccupazione oltre il 12% rispetto ad altre aree del Veneto.

 

Rispetto ad altre aree del Veneto, quest’area soffre in maniera endemica della mancanza di uno sviluppo industriale e di collegamenti strategici: area, comunque, incentrata su Pesca, Agricoltura e Porto, e “salvata” nella stagione estiva, soprattutto, dal Turismo. Ma proprio quest’area, poi, vive la perdita occupazionale dei numerosi pendolari, verificatasi nella vicina Marghera, polmone occupazionale da decenni per tutta l’area SUD.

Quindi, conseguenza logica, serve uno sviluppo vero del settore turistico con valorizzazione del patrimonio territoriale, dotazione di strumenti urbanistici, allungamento della stagionalità, e importante integrazione con le attività complementari ad esso legate. Ancor di più serve una grande politica del credito agevolato per lo sviluppo e la crescita di attività che diano risposte occupazionali ad un territorio che da troppi anni soffre, e che non ha mai visto un vero sviluppo.