Arenile Chioggia: Presentati 8 EMENDAMENTI PDL alla Variante alle norme del Piano Particolareggiato

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Il Popolo della Libertà di Chioggia presentando gli emendamenti suggerisce all’Amministrazione Comunale, per l’arenile di Sottomarina e Isolaverde, di puntare su un turismo innovativo, che allarga il paniere di servizi con centri benessere e well ness, dando la possibilità di agevolare chi voglia ancora investire sul demanio per un turismo di eccellenza, svincolando tra l’altro, il rilascio di qualsiasi permesso di costruire alla “passeggiata a mare”, finchè l’amministrazione comunale non si deciderà a realizzare il progetto definitivo ed esecutivo della stessa (allora, e solo allora, farà salvaguardia). E ancora c’è la volontà di chiarire equivoci o interpretazioni degli uffici rispetto l’elencazione di interventi possibili, precisando quali sono tutti gli interventi possibili elencati nel testo unico regionale al turismo, emendando l’elenco parziale e sommario presente attualmente, che finisce con “ecc…”. Inoltre, un punto importante è lo standard a parcheggio, che, per il PDL, deve essere reperito complessivamente sul Piano Particolareggiato, escludendo categoricamente l’obbligo di monetizzare (che non serve a reperire standard, ma a fare cassa) oppure di realizzarlo interrato (che i costi non pagano l’investimento, quindi non lo farà mai nessuno). E infine, viene introdotto il concetto di “foresteria per turisti”, attività prevista dalla L.R. 33/2002 per una ricettività leggera e diffusa, limitata nella quantità e alla destinazione d’uso dell’area demaniale, magari proprio a servizio dei nuovi e innovativi servizi che si possono prevedere nel demanio. Il Gruppo Consigliare del PDL di Chioggia, ritiene con questi emendamenti di dare una prima risposta a tutte quelle che sono le esigenze da soddisfare per rendere appetibile un turismo d’eccellenza, come si è dimostrato il turismo balneare della nostra Città, incoraggiando con questi provvedimenti coloro che sono ancora intenzionati a investire creando indotto e posti di lavoro, e magari de-stagionalizzando l’attività turistica clodiense, che attualmente dure 3 o 4 mesi.