Il 5 marzo è stato approvato in consiglio provinciale il bilancio previsionale 2013: tagli alle province, riduzione di trasferimenti nazionali e di conseguenza regionali, come qualsiasi altro ente locale, ma con un distinguo rispetto gli altri. Siamo tra i meno indebitati, siamo riusciti a mantenere gli essenziali servizi senza gravi tagli, grazie a storni nei capitoli di bilancio e alle economie e ai risparmi di spesa.
I lavori della prima commissione del presidente Beniamino Boscolo, avviati in maniera lineare e celere, hanno acconsentito di arrivare in consiglio in tempi veloci e concordando con l’opposizione la non presentazione di emendamenti, frutto di un lavoro responsabile e utile tra le parti.
Queste le parole dell’ Assessore al Bilancio Dal Zotto, che riassumono bene i criteri generali di bilancio: “Il 2013 vede la Provincia di Venezia impegnata a rispettare gli equilibri di bilancio e il patto di stabilità, nonostante il calo delle entrate. Un calo derivante dal susseguirsi delle manovre dello stato centrale, di bel 17 milioni di euro rispetto l’anno precedente, che vanno a sommarsi ai tagli per 9 milioni del 2012, e l’inasprimento di 5 milioni del saldo obiettivo da conseguire.
Nonostante questo, siamo in grado di rispettare le condizioni dettate dalle regole del patto di stabilità, riuscendo a dare, al contempo, adeguate risposte alle domande di servizi del territorio.
Questo risultato è stato possibile grazie alla politica della riduzione del debito tramite l’estinzione anticipata dei mutui, che la Giunta Zaccariotto ha perseguito fin dal suo insediamento; il solo taglio operato nel 2012 ha consentito, attraverso la riduzione degli oneri finanziari sui mutui, di avere, per il 2013, maggiori risorse per 3,5 milioni di euro. Oltre a quest’azioni, vanno aggiunte l’ ulteriore riduzione delle spese non obbligatorie per 1,9 milioni di euro, e l’ adozione sostanziale del budget a base zero. E’ bene ricordare che nel 2012 la Provincia ha pagato 20 milioni di euro per “stato di avanzamento lavori” in materia di edilizia e viabilità, riducendo contestualmente il proprio debito di 22 milioni di euro. Attualmente, con un debito complessivo che ammonta a 83 milioni, la Provincia di Venezia si conferma la “meno indebitata” del Veneto.
Accanto alla azione virtuosa di bilancio, c’è stata anche una fruttuosa azione di recupero crediti avviata dall’ufficio legale e da quello finanziario della Provincia nei confronti dello stato centrale che ha permesso di vedersi liquidare già entro la fine dello scorso anno i 44 milioni di euro, un credito risalente al periodo 1997-2007. Il continuo e progressivo rimborso anticipato dei mutui, e il saldo di cassa derivante dalle entrate per riscossione dei crediti di cui sopra hanno premiato l’azione di bilancio della Provincia di Venezia, coerentemente con le linee guida indicate dall’Upi (Unione Province Italiane), e recentemente illustrate dal presidente Antonio Saitta.
Nel corso dell’ultima riunione del 23 gennaio scorso, alla quale ho partecipato come unico componente veneto, il coordinamento degli assessori provinciali al federalismo fiscale ha confermato che è necessario liberare almeno parte dei residui in conto capitale e prevedere che il patto sia allentato, a fronte di operazioni di riduzione del debito che gli enti hanno realizzato in questi anni, per rilanciare la ripresa degli investimenti, oltre a rivedere i tagli lineari, che penalizzano gli enti virtuosi. L’aver anticipato di anni una politica di bilancio che l’unione delle Province fa ora ufficialmente propria, e il riconoscimento ufficiale del fatto che questa Provincia ha fatto scuola in tema di recupero crediti nei confronti dello Stato centrale, confermano la bontà dell’azione amministrativa condotta fin ora della giunta Zaccariotto e l’alta professionalità della struttura economico-finanziaria dell’ente”.