LA CRISI ECONOMICA E IL PAREGGIO DI BILANCIO.

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 Tanto si è parlato di casta, tanto si è parlato di crisi, poco si è parlato (in maniera oggettiva) dei provvedimenti del Governo Berlusconi, però troppo la stampa ha sparato a zero su questi argomenti così le vendite incrementavano e i contributi dello stato alla stampa…
Con i 3 allegati, cercherò di fornire dei dati affinchè il lettore ne possa essere informato, degli argomenti di cui sopra, e possa fare le proprie valutazioni:

allegato 1: Situazione economica generale
La situazione internazionale del debito pubblico vede Usa(€ 11.300 miliardi), Giappone (€ 9.075 miliardi) e Germania (€ 2.080 miliardi) come i paesi più indebitati tra quelli principali, l’Italia si trova al 4° posto (€ 1.883 miliardi) , poco prima della Francia (€ 1.700 miliardi) e  la Grecia al 7° posto (€ 340 miliardi). Quando però si parla di rapporto del Debito Pubblico  nei confronti del Prodotto Interno Lordo, i paesi che si trovano più in difficoltà sono Giappone (226%), Grecia (162%), Italia (118%), Usa (96%), Francia (84%) e Germania (83%). E se la prospettiva parte dall’indebitamento (Debito Pubblico+Imprese+Famiglie) in rapporto al P.I.L. il risultato trova l’Irlanda come il paese più in difficoltà (286%), Portogallo (250%), Regno Unito (245%), Spagna (231%), al 6° posto l’Italia (218%), Grecia (194%), Germania (178%) e Francia (175%) a seguire.
Questo posizionamento attuale dell’Italia su scala internazionale su vari gradi di misurazione è dovuta ad un miglioramento del P.I.L. , anche grazie ai provvedimenti anti-crisi del Governo Berlusconi, dal 2009 al 2011, che è passato da 1.520 a 1.560 miliardi di euro (cifra simile al 2008), indice di ripresa per l’Italia produttiva, ma non in proporzione alla riduzione del debito pubblico.
Infatti, i detentori del Debito Pubblico in Italia sono gli italiani per il 57%, i francesi per il 29%, i tedeschi per il 10% e gli inglesi per il 4%.

allegato 2: Provvedimenti del Governo Berlusconi
Obiettivi dei provvedimenti del Governo Berlusconi IV è il Bilancio in pareggio nel 2013 (al netto degli interessi), raddrizzando così il debito pubblico, ed anche il sistema produttivo che trarrà i dovuti vantaggi, facendo aumentare ulteriormente il P.I.L.
6 sono stati i provvedimenti di politica economica e di sviluppo, da aprile a novembre 2011, per continuare in maniera rafforzata l’azione di risanamento che ha previsto il recupero di 72,8 miliardi di euro dal 2008 al 2010, e che  prevederà un economia di 192,5 miliardi dal 2012 al 2014. Nel quinquennio preventivato del Governo Berlusconi IV la correzione dei bilanci annuali avranno il risultato complessivo di oltre 265 miliardi di euro. Come? Principalmente con il D.L. 138/11 e Legge di Conversione 148/11.

– TAGLI AI COSTI DELLA POLITICA: per i prossimi 2 anni -8.5 miliardi di spese per i Ministeri e riduzione personale 10%;
– ENTI LOCALI: per i prossimi 2 anni -9.2 miliardi, con i tagli agli enti locali;
– CONTRIBUTO SOLIDARIETA’: statali e pensionati con 90/150 mila euro, prelievo straordinario del 5/10% e redditi oltre 300 mila, prelievo del 3%;
– AUMENTO IVA: dal 20 al 21% che porterà +4.236 miliardi di euro, (non è stata toccata l’Iva al 4% e a l 10%.);

Ed inoltre, graduale intervento sulle pensioni, cooperative, rendite finanziarie, riduzione indennità parlamentare e numero dei politici in tutte le istituzioni, e approvazione Legge 183 di stabilità 2012.

 

allegato 3: I numeri della CASTA
Purtroppo, dopo aver fornito alcuni dati generali, e dopo aver sinteticamente illustrato cosa si è potuto fare, senza “mettere in croce” gli italiani, fino ad oggi, da parte del Governo Berlusconi, ereditiamo una serie di benefit, pensioni d’oro, baby pensioni, stipendi d’oro, e altro ancora che dovremo tenerci e che ci costa molto, sicuramente troppo: Uomini e Politici di destra e sinistra che gravano sulle casse dello Stato degli italiani. Una vergogna che durerà “fin che morte non ci separi”.

 

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