ARRIVA IL MINISTRO ROMANO A CHIOGGIA.

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Comunicato Stampa | lunedì 09 maggio 2011


Martedì 10 maggio arriva a Chioggia il ministro per le Politiche Agricole e della Pesca Francesco Saverio Romano per sostenere la campagna elettorale del candidato sindaco del Pdl Beniamino Boscolo.
L’incontro, che si svolgerà alle ore 20,30 all’Auditorium S. Nicolò a Chioggia, è un’occasione estremamente importante per affrontare i problemi di agricoltura e pesca, settori che in questo periodo sono in grave difficoltà e necessitano interventi importanti e mirati.
L’incontro sarà inizialmente aperto al pubblico e proseguirà successivamente con colloqui privati con tutte le associazioni di categoria, per affrontare nel dettaglio i problemi dei vari settori.
Il candidato sindaco del Pdl Beniamino Boscolo ha stilato un programma composto da sette punti da presentare al ministro, per dare risposta ai bisogni di tanti lavoratori locali.

Visti i decreti legislativi 153, 154 del 2004 e successive modifiche e le pressanti problematiche inerenti questi comparti nella zona clodiense, si propone quanto segue:

1) Richiesta di impegno da parte di Regione e Provincia affinché i fondi europei siano incanalati per la soluzione dei problemi della pesca e dell’agricoltura “clodiense”.
2) Maggiore attenzione nei metodi e modi per attribuire i fondi dei Gal, (Gruppo di Azione Locale; nel nostro caso il territorio dell’Antico Dogado, fondato nel 2002, che nella Provincia di Venezia interessa i comuni di: Chioggia, Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Cavarzere, Cona, Mira), affinchè essi siano studiati per favorire non solo la promozione dello sviluppo rurale, ma anche al fine di creare opportune sinergie nella promozione e lo sviluppo della Laguna Veneta e del relativo sottocosta dei comuni elencati.
3) Per la pesca d’altura è attualmente sentita l’esigenza di ridurre lo sforzo di pesca vista la mancanza di prodotto. Ciò deve essere attuato, in un momento difficile come l’attuale, tramite anche l’ampliamento del periodo di “fermo biologico” compensato. A questo proposito si consiglia l’interazione con la Farnesina per riuscire, tramite il Ministro Frattini, a perfezionare gli accordi bilaterali con le cancellerie di: Croazia, Bosnia e Montenegro, in modo da uniformare i periodi di fermo biologico su tutta l’area denominata GSA 17; anche con paesi extraeuropei.
4) La possibilità per le piccole imbarcazioni di operare entro le tre miglia a strascico nel numero minimo indispensabile, almeno per quelle impossibilitate a lavorare oltre le tre miglia, per oggettivi impedimenti tecnici riguardanti le dotazioni di sicurezza non modificabili, vista anche la limitazione di zone pescabili oltre le tre miglia, limitate da corpi morti, vivai, zone a tutela biologica, piattaforme e gassificatori.
5) La possibilità per le piccole imbarcazioni di avere finanziamenti per dismettere l’attività (come già previsto dalle attuali bozze di accordo), o convertire il tipo di attività (pesca-turismo, pesca da posta), oltre altri finanziamenti per la posa di corpi morti e imbarcazioni sommerse bonificate, in modo da favorire la vita marina (flora e fauna). Inoltre, si necessita la tutela di questi tipi di attività in contrasto all’abusivismo.
6) La riqualificazione professionale per i titoli marittimi ed adeguamento alla normativa IMO, in modo da agevolare la riqualificazione professionale per chi volesse intraprendere nuove soluzione lavorative sempre in ambito marittimo.
7) Richiesta di un contributo ministeriale per la video sorveglianza del rispetto delle norme di contrasto all’abusivismo nel contesto vivaistico lagunare.

Queste sono alcune delle soluzioni per risolvere in modo progressivo e permanente le difficoltà della atipica (a livello europeo) micro economia ittica chioggiotta.