In consiglio comunale, a Chioggia, si parla ancora di GPL: Basta! Vogliamo risposte!!! Video-intervento di Beniamino Boscolo (F.I.)

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bomboloni-1Come si potrà vedere e ascoltare nel video, grazie alle telecamere di Chioggia Azzura, il tenore dell’intervento del capogruppo in consiglio comunale Beniamino Boscolo Capon è molto pragmatico: è giunto il momento che la retorica, lo scaricabarile e il populismo siano messi da parte. Ed è giunto il momento di dare, e farsi dare, risposte.

E’ inaccettabile sentire dall’Amministrazione comunale che nessuno (enti, società, privati, ecc…) risponda precisamente agli inviti, alle domande o che qualcuno si rifiuta ad incontrare l’Amministrazione. E’ incredibile! Credo, a mio modo di vedere, che un Amministrazione debba essere assolutamente autorevole e fare le mosse opportune, per essere ascoltata, e nel caso della debole Amministrazione clodiense targata 5 stelle chiedere un aiuto a tutti, condividendo le informazioni e i documenti. (E questo è stato fatto, e noi siamo disposti alla collaborazione!)

Il suggerimento dato, allora, è quello di prendere appuntamento direttamente con gli interlocutori in sede loro (se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto), nel giorno e nell’ora di loro gradimento, è pretendere una risposta scritta sulle procedure burocratiche e legali che l’impianto deve seguire. In alternativa, prefetto e procura, ne siano informate. (Chissà se loro, ci ascolteranno…)

Per spiegarsi meglio: fatto salvo che il parere urbanistico è regolare e corretto, rimangono 2 aspetti importanti da confermare l’AMBIENTE (competenza della Città Metropolitana e Regione) e la SICUREZZA (competenza della Capitaneria di Porto). La valutazione di impatto ambientale assieme al parere della Commissione per la salvaguardia di Venezia e la redazione di un piano di sicurezza integrato del porto, acconsentono di regolarizzare la costruzione dell’impianto. Una risposta su questi due temi “taglierebbe la testa al toro”.

 Tutte le forza politiche hanno deciso di fare un documento unico, ma intanto, nel frattempo, sono arrivati i serbatoi, battezzati, ormai, “bomboloni”.