Via dal PDL, alcuni parlamentari hanno anche cambiato i propri valori e tradizioni.

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Patto Parlamentare e FamigliaEra il lontano 2008 quando, tutti i nostri onorevoli e senatori, venivano eletti nel partito di Berlusconi del Popolo della Libertà con il democratico voto di 13.628.865 (tredicimilioniseicentoventottomilaottocentosessantacinque) di italiani.  Risultato: 276 (duecentosettantasei) deputati e 146 (centoquarantasei) senatori. 442 parlamentari del Popolo della Libertà che prima di essere eletti hanno sottoscritto il “Patto del parlamentare” (clicca l’immagine qui a fianco e ingrandiscila) Poi, ogn’uno di loro ha fatto le proprie scelte, ha tradito, è rimasto fedele….. la storia la sappiamo. Comunque tra i punti del “Patto” vi era anche la difesa e il sostegno alla famiglia naturale, fondata sul matrimonio, tra uomo e donna.

L’attentissimo Alessio Zanon, mio padovano amico, con un post in Facebook, mi ha fatto riflettere molto di come, nonostante le cose cambino, passi il tempo e a volte si fanno scelte difficili, ci sono alcuni valori, non negoziabili, che non dovrebbero essere disattesi.

Riporto, integralmente, la lettera di Alessio rivolta ai parlamentari di Forza Italia. Io, la faccio mia! ma la rivolgo a tutti quelli eletti nel PDL (Ncd, F.i. FdI, Fittiani, Verdiani, ecc… ecc… ) non solo quelli che sono rimasti oggi in Forza Italia. Buona lettura!

“Caro amico, apprendo dalla stampa di oggi che Forza Italia si appresterebbe a votare il provvedimento del Partito Democratico sulle unioni tra persone dello stesso sesso comprendente anche la possibilità di adozione di un figlio non proprio. Vi invito a non procedere in tale direzione, priva di senso etico e politico. Riflettete innanzitutto sul fatto che si rischia di minare alla base la famiglia, che rappresenta le fondamenta della nostra società italiana.
Un modello di appartenenza ad una comunità che ha saputo tenere unite generazioni, tradizioni, trasmissione di saperi e conoscenza, modelli economici basati sulla piccola impresa capace di affrontare anche le vicissitudini più gravi proprio perché alla base vi era e vi è il legame familiare. Di padre in figlio, di nonno in nipote, cognomi che si susseguono nella serena consapevolezza dello svolgersi naturale della vita è dei tempi. Vi invito soprattutto a non procedere nell’aberrante idea che un figlio, che ha un padre ed una madre, ancorché separati o divorziati, possa essere usato come corollario a suggellare una famiglia che non potrà mai essere tale fino in fondo. Un figlio è quanto di più prezioso e sacro,non può essere una proprietà, non può essere preso in prestito per “giocare”alla famiglia vera. Pur nel massimo rispetto per una affettività diversa, non può esserci alcuna omologazione alla famiglia che resta, per natura , quella tra uomo e donna nel progetto di vita legato alla vita stessa. Politicamente infine ricordo a ciascuno di voi che Forza Italia si è sempre battuta per la famiglia e per il modello di vita sociale ad essa collegata. Non può esserci ragione politica nelle ragioni personali di questo o quel deputato, peraltro quando al governo non ci siamo noi e quando questo obiettivo non riguarda certamente e in alcun modo né il programma politico di una forza moderata e conservatrice qual’è Forza Italia, nè le emergenze della nazione e degli italiani. Mi ritengo sufficientemente radicato sul territorio e a contatto con iscritti, simpatizzanti, ma anche con quelle troppe persone che non ci hanno più votato proprio per la confusione e la contraddittorietà delle nostre posizioni, per esprimere con forza una netta contrarietà a eventuali posizioni a favore della dissennata legge in discussione che ha l’unico merito di avere messo in fibrillazione le forze che sostengono l’attuale maggioranza”.