Emendamenti sulla tassa di soggiorno: meglio dal 2013.

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Una maggioranza (UDC e PD) di un comune (Chioggia) che piange relativamente alle notevoli minori entrate da trasferimenti da Roma, non dovrebbe avvallare l’aumento di tasse, se la propria Giunta aumenta la spesa pubblica superflua, non strumentale, clientelare e discrezionale. Soprattutto in questo momento di crisi generale.

Una Tassa, quella di soggiorno, nata nel Natale del 1910 con a L. 863/10, altri tempi! L’imposta fu soppressa solo nel 1989, quindi non troppo tempo fa. Di tassa di soggiorno si era tornati a parlare già durante il Governo Prodi, ma alla fine l’ipotesi non venne concretizzata. L’applicazione articolo 4 del Dlgs 23/2011 ha reintrodotto in Italia questa possibilità, non senza polemiche.

 Non hanno più voce le categorie del sistema turistico ricettivo di tutto il territorio nazionale, per ribadire il loro no deciso alla tassa di soggiorno, affermando che con questa tassa non si danneggiano soltanto le imprese ma la competitività dell’intero sistema turistico.

La scelta che molti Comuni hanno già fatto nel 2011 e che, a maggior ragione, dal loro punto di vista, stanno facendo in questo primo scorcio del 2012, cade nel momento peggiore per il turismo italiano, come confermano i recenti dati Istat e Isnart-Unioncamere, senza una regola valida per tutti Comuni.

Un momento in cui la capacità di spesa dei turisti, italiani in particolar modo, risulta ridotta a causa della forte crisi economica in corso.

La tassa di soggiorno rischia di essere il colpo di grazia al settore alberghiero, e ricettivo in genere, e quindi all’intero sistema turistico Chioggiotto. Con grande senso di responsabilità, il POPOLO DELLA LIBERTA’ CLODIENSE, ha scelto di non percorrere la strada del muro contro muro nelle commissioni, in una fase in cui massima deve essere la coesione della società, ma ribadiamo con forza che la tassa di soggiorno è dannosa per il turismo locale. E alla fine in Consiglio Comunale saremo costretti a denunciare l’irresponsabilità e la malafede dell’Amministrazione ad affrontare con noi, questo drammatico problema per il turismo.

Chiediamo al sindaco che finora ha parlato di buoni propositi, di passare alle buone azioni per la Città, prendendo almeno in considerazione, per il 2012, l’ipotesi di eliminazione di questa odiosa e medievale gabella, tenendo conto che i prezzi e i contratti di prenotazione con i turisti sono rispettivamente, già dapprima dichiarati, e sottoscritti. E che il fenomeno sismico che ha scosso l’Emilia Romagna, e che ha sfiorato il resto del nord, si è fatto sentire, senza alcun motivo, nel calo generale di prenotazioni, e in alcuni casi nelle disdette di prenotazioni già effettuate.

Dovuto dal terremoto o dalle condizioni metereologiche avverse dei fine settimana degli ultimi 2 mesi, oggi, 2012, a Chioggia, la crisi inizia a sentirsi per la prima volta anche nel settore del Turismo.

Ecco, perché è sbagliato applicare l’imposta di soggiorno dal 1° luglio 2012, e comunque il Sindaco dovrebbe spiegare, nella massima trasparenza, primo come mai i colleghi di Bibione, Caorle, Rosolina, Jesolo e Eraclea stanno promuovendo le proprie località, non applicandola nel 2012, e quanti soldi, con che criterio (visto che non è mai stata presentata nessuna tabella, intende ricavare da questa imposta comunicandone la destinazione, coinvolgendo le categorie interessate sulle loro necessità.

Ad esempio:

Attraverso un finanziamento sull’Accoglienza e Informazione, magari esercitate dell’Azienda di Promozione Turistica e i relativi IAT e Kursaal.

Riempiendo il naturale contenitore delle Attività Promozionali, quale il Consorzio di Promozione Turistica ConChioggiaSì.

Ambiente e Decoro: con l’importanza dell’arredo urbano, creazione di standard e servizi al Turismo.

Prima di pensare all’imposta di soggiorno, meglio ridurre la spesa pubblica improduttiva.

 E’ sbagliato applicare una nuova tassa in periodi di recessione come quello attuale e sopratutto se gli introiti non vengono destinati interamente allo sviluppo del settore turistico.

 Sarà una vera tassa “di scopo”, si lo scopo è far “cassa”, I nostri concorrenti: Bibbione, Carole, Jesolo e Rosolina, non la applicano.

 Ipotizzare una tassa di soggiorno vuol dire rendere più difficoltosa la possibilità di un eventuale recupero, sia in termini di presenze che occupazionale. Un provvedimento miope, che danneggia la competitività di un settore che dovrebbe essere traino di sviluppo per tutte le attività produttive che operano in Città. Un provvedimento iniquo, perchè colpisce proprio quelle aziende, che contribuiscono maggiormente a riempire le casse comunali, (vedi le tante altre imposizioni locali – TIA, IMU, IRPEF, Irap, ecc. – cui sono soggette).

Scarica gli emendamenti al regolamento dell’introduzione dell’Imposta di Soggiorno: [download id=”24″]

Scarica il maxiemendamento al Bilancio di Previsione 2012 del Comune di Chioggia per impedire, quasi totalmente, eliminando spese superflue, il gettito proveniente dall’introduzione dell’Imposta di soggiorno: [download id=”25″]